La giornata è iniziata con la Messa Pro Eligendo Romano Pontefice, celebrata nella Basilica di San Pietro e presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. Durante l’omelia, il cardinale ha richiamato i Cardinali a vivere questo momento con responsabilità e spirito di comunione, invocando il dono dello Spirito Santo per una scelta ispirata al bene della Chiesa e dell’umanità.

Nel pomeriggio, i Cardinali si sono ritrovati nella Cappella Paolina, da dove, in processione solenne, si sono poi diretti verso la Cappella Sistina.

Qui si è svolto il rito del giuramento: ogni Cardinale, avvicinandosi al libro del Vangelo, ha pronunciato il proprio nome e aggiunto la formula di rito:

«Ed io prometto, mi obbligo e giuro. Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano».

Al termine dei giuramenti, il Maestro delle Cerimonie Pontificie ha proclamato il tradizionale "Extra Omnes" — espressione latina che significa "tutti fuori" — ordinando a tutti i presenti non coinvolti nelle votazioni di abbandonare la Cappella Sistina. Questo passaggio sancisce l’inizio della clausura prevista dal Conclave.

Prima di procedere con le votazioni, il Cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, ha offerto una breve catechesi ai Cardinali elettori, richiamandoli alla responsabilità ecclesiale e umana di questo momento decisivo.

Successivamente, anche il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Monsignor Diego Ravelli, e il Cardinale Cantalamessa hanno lasciato la Sistina, dando così ufficialmente inizio alle votazioni a porte chiuse.

I Cardinali si ritroveranno domani mattina per due nuovi scrutini. Due le ipotesi di fumata: la prima alle 10:30, che avverrà solo in caso di elezione, e la seconda alle 12:00. In caso di nuova fumata nera, si procederà con ulteriori due votazioni nel pomeriggio.