Verso il Nuovo Papa: il Conclave e l’Annuncio al Mondo

Gli speciali

Dal rito millenario della fumata bianca all’“Habemus Papam”


Il Conclave è alle porte: tutto pronto per l’elezione del successore di Pietro

Il Conclave, cuore della tradizione della Chiesa cattolica, inizierà ufficialmente il 7 maggio. La giornata si aprirà alle 10:00 con la Messa “Pro eligendo Pontifice”, seguita alle 16:30 dalla processione dei cardinali verso la Cappella Sistina. Qui avverranno il solenne giuramento e il tradizionale “extra omnes”, pronunciato dal Maestro delle Cerimonie, monsignor Diego Ravelli, che decreterà l’uscita di tutti gli estranei. Da quel momento, i cardinali resteranno isolati in Conclave fino all’elezione del nuovo Papa, che sarà annunciata dalla celebre fumata bianca.

Il Collegio dei Cardinali

Alla morte di un Pontefice, spetta al Collegio Cardinalizio riunirsi in Congregazioni generali per fissare la data del Conclave, da svolgersi entro 15-20 giorni. Il nome stesso di Conclave deriva dal latino cum clavis (“chiuso a chiave”), a indicare il completo isolamento dei cardinali elettori nella Cappella Sistina.
Durante questo periodo, i cardinali risiedono presso Casa Santa Marta, dimora di Papa Francesco. Quest’anno saranno 133 i cardinali elettori: servono almeno 89 voti per raggiungere il quorum necessario. 

Come si svolgono le votazioni

Dal 1996, con la Costituzione Universi Dominici Gregis, è stato abolito il voto per acclamazione e compromesso: oggi l’unico metodo è il voto segreto a scrutinio. Ogni cardinale scrive il nome del prescelto su una scheda. È richiesta la maggioranza qualificata dei due terzi dei voti, una norma confermata nel 2007 da Benedetto XVI.

Le fumate: il segnale per il mondo

Alla fine di ogni scrutinio, le schede votate vengono bruciate. Se non si raggiunge il quorum, il fumo che esce dal comignolo della Sistina è nero. Quando invece viene eletto il Papa, le schede vengono bruciate insieme a paglia secca per produrre la caratteristica fumata bianca, segnale visibile e universale che annuncia l’avvenuta elezione.

L’elezione e l’accettazione

Quando un candidato ottiene i voti richiesti, il Decano del Collegio cardinalizio gli si avvicina per domandare:
«Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?»

Se la risposta è affermativa, segue la domanda:
«Con quale nome vuoi essere chiamato?»

Dopo questa breve cerimonia, la fumata bianca e il suono delle campane di San Pietro annunciano ufficialmente l’elezione.

La Stanza delle Lacrime e il primo saluto al popolo

Il nuovo Papa si ritira nella suggestiva “Stanza delle Lacrime”, dove indossa per la prima volta la veste papale. Dopo un momento di raccoglimento e una breve cerimonia nella Sistina, si reca nella Cappella Paolina per una preghiera personale davanti al Santissimo Sacramento.

L’annuncio “Habemus Papam” e la benedizione Urbi et Orbi

Il momento più atteso arriva quando il protodiacono — oggi Dominique Mamberti — si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni e proclama:
«Habemus Papam»,
annunciando al mondo il nome del nuovo Pontefice.

Il nuovo Papa, acclamato dalla folla riunita in Piazza San Pietro, impartisce quindi la sua prima benedizione Urbi et Orbi, aprendo ufficialmente il suo pontificato.
 
 

Esci Home